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Gender Pay Gap

Il divario retributivo in Italia resta una sfida, anche tra gli executive

Milano, 26 giugno 2025

Nel mercato del lavoro italiano persistono significative disparità di retribuzione tra uomini e donne, soprattutto nelle posizioni manageriali ed executive. I dati più recenti (2023–2024) raccolti da fonti autorevoli come JobPricing, ISTAT e vari Osservatori sul lavoro confermano che il divario salariale medio si attesta tra l’11% e il 15%, con le distanze maggiori proprio nella fascia apicale.

RuoloRAL media uomo (€)RAL media donna (€)Gap stimato
Executive / Dirigente~123.000~104.000-15%
Quadro (middle manager)~62.000~53.000-14%
Impiegato~35.000~31.000-11%

Fonte: JobPricing, Osservatorio sulle Retribuzioni – 2023

Le donne guadagnano meno in tutti i ruoli, con il divario più ampio nella fascia executive.

Il gap percentuale si riduce leggermente nei livelli inferiori, ma resta ugualmente significativo.

Le radici del divario: tra settori, cultura e accesso al potere

Dietro ai numeri, si nascondono dinamiche sistemiche:

  • Distribuzione nei ruoli: le donne ricoprono più frequentemente ruoli in settori meno remunerati, come HR o amministrazione, rispetto agli uomini, spesso presenti in vendite, operation o finanza.
  • Accesso ridotto alle posizioni di vertice, a causa di barriere strutturali ancora presenti (“glass ceiling”).
  • Discontinuità di carriera legata ai carichi familiari, come maternità e cura.
  • Diverso approccio alla negoziazione salariale, con gli uomini che tendono a richiedere aumenti con maggiore frequenza.
  • Bias culturali e organizzativi, spesso impliciti, che condizionano le politiche retributive e di sviluppo del talento.

Un miglioramento lento, ma non sufficiente

Il Gender Equality Index della Commissione Europea segnala che l’Italia è ancora sotto la media UE per parità salariale, con progressi troppo lenti per colmare il gap. Il paradosso è che le disparità crescono all’aumentare del livello gerarchico, rendendo urgente un cambio di rotta proprio nei ruoli ad alto impatto decisionale.

Best practice: oltre l’intenzione, la governance del cambiamento

Fortunatamente, alcune organizzazioni italiane stanno adottando approcci proattivi, tra cui:

  • Introduzione di trasparenza retributiva e salary review strutturate
  • Implementazione di politiche di Diversity & Inclusion
  • Monitoraggio costante dei dati retributivi con analisi per genere
  • Obiettivi misurabili di parità di genere legati alla remunerazione variabile dei top manager

Nonostante i progressi, le donne in ruoli apicali continuano a guadagnare significativamente meno. Le aziende sono chiamate a passare dalla consapevolezza all’azione.

@Villa & Partners, con la sua esperienza nel talent advisory e nella valutazione strategica delle competenze, può supportare le aziende a diagnosticare e intervenire efficacemente sui divari retributivi. Perché solo con una leadership equa si costruisce un futuro davvero sostenibile.